Turismo, mutamento climatico e Antropologia

Cambiementi nell'optimum climatico e il turismo nei prossimi 70 anni (Ipotesi)Quali sono i cambiamenti che dobbiamo aspettarci nei prossimi anni nel settore del turismo in Toscana?

Per un paese come l’Italia, dove il turismo è una risorse importante, occorre comprendere come potrebbe cambiare il panorama nei prossimi 60 anni. Non sarà un cambiamento ‘netto’ dato che le variabilità stagionale ‘naturale’ del clima nelle aree mediterranee (per intendersi i naturali casi di freddo, caldo, siccità ecc.) è paragonabile agli estremi previsti nei cambiamenti climatici globali. Questo ‘rallenta’ molto la nostra reale percezione di mutamento. Ma il cambiamento c’è e porterà trasformazioni importanti nella vita di tutti e se iniziamo a pensarlo oggi, potremmo essere molto resilienti.

L’Unione Europea, con il progetto PESETA cerca di dare risposte ai vari settori economici. La figura sopra è una proiezione per gli anni 2071-2100 per gli optimum climatici legati al turismo estivo. E come vediamo, è possibile che la Toscana passi da Eccellente o molto buono ad accettabile. Un cambiamento non da poco, considerato che il Turismo estivo è una importante risorsa economica. Le scienze Demo-Etno-Antropologiche (o erroneamente indicate come Antropologia Culturale) possono daer grandi apporti per le strategie di  mitigazione e adattamento al mutamento climatico.

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opendata: Immagini satellite Italia

OpenData_E-geos_Italia#OpenData:opendata

Una grande notizia: da qualche settimana “e-GEOS, la società costituita da Telespazio (80%) e dall’Agenzia Spaziale Italiana (20%) specializzata nei servizi di osservazione della Terra, rende da oggi di libera utilizzazione i dati della sua piattaforma RealVista1.0. Enti pubblici e aziende potranno usufruire di questa preziosa banca dati costituita da immagini telerilevate dell’intero territorio italiano con risoluzione di 50 centimetri.”

Per chi ha bisogno di utilizzare delle immagini liveramente senza dover sottostare al Copyright di Google o altr iprovider qusta è una vera e propria liberaziojne.  Potremo pubblicare senza dover imazzire per capire se possiamo farlo o meno.

Per gli usi commerciali è un enorme valore: quando spendiamo per acquisire immagini satelltari?

http://www.realvista.it/website/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=1:realvista1-0-da-oggi-diventa-open-realvista-it&catid=8&Itemid=101

Dettagli e apporfondimenti su e-GEOS  e immagini telerilevate Italia: http://blog.spaziogis.it/2014/03/03/un-post-di-50-centimentri/

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Cooperazione Internazionale

In questa sezione vengono presentati alcuni dei progetti di Cooperazione internazionale che ho realizzato in questi ultimi anni.

 in particolare nelle seguenti aree:

Cile

Paraguay

Bolivia

Mappamondo sudamerica con evidenziato il Cile Mappamondo SudAmerica con evidenziato il Paraguay alt 
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Futuro sostenibile, alimentazione e cambiamento climatico

Ancestrale_ieri_oggi_domani_IMG_2974 CC BY-NC-SA 3.0 IT by  Fabio Malfatti «Abbiamo perso il rapporto originario con il mondo che ci circonda. Storicamente gli antenati degli amerindi creavano i sistemi alimentari pianificandoli per 7 generazioni a venire, insegnando ad ogni generazione che era sua responsabilità assicurare la sopravvivenza della settima. Per far questo, cacciavano e raccoglievano unicamente quello di cui avevano bisogno, economizzando le risorse come il legname e l’acqua e proteggendo la biodiversità degli alimenti. Ma quando gli amerindi furono costretti ad assimilarsi, l’accesso storico a queste conoscenze nutrizionali andò perduto». (Martin Reinhardt,  articolo originale: greenreport.it )

Martin Reinhardt
Martin Reinhardt

Non pretendo 7 generazioni, ma già
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Cambiamenti Climatici: quanto vogliamo ancora aspettare?

‘Sviluppo sostenibile’ è un concetto che ho posto al centro di molti progetti, di molti scritti. Mi trovo a dialogare con queste due parole da anni con sfumature di significato che si sono trasformate e arricchite mano a mano che cresceva la mia consapevolezza della complessità dei fattori che creano sostenibilità.

Quando penso a sostenibilità dal punto di vista umano penso a rispetto delle diversità, al diritto che gli esseri umani hanno di vivere seguendo la propria cultura e le proprie credenze, sempre che questo venga fatto nel rispetto degli altri. Ho pensato alla sostenibilità economica, intesa come proiezione su di un orizzonte temporale molto ampio delle scelte fatet nel presente.

Alla sostenibilità energetica, quando guardo un prodotto e vedo centinaia di Kw di energia utilizzati perché giri il mondo. Nella mia saggia ingenuità emotiva, non riesco ancora a capire come sia possibile che un Calamaro oche viene dal Cile o una mela Argentina possano costare meno di un Calamaro del mediterraneo. Certo, sono uno scienziato, per cui quando entriamo nella macroeconomia e nelle dinamiche globali posso comprendere le dinamiche dei prezzi. Ma una parte di me non riesce a comprendere, o forse semplicemente non riesce a giustificare.Opinioni degli scienziati sull'Riscaldamento GLobale

In questi giorni sto affrontando un percorso di approfondimento sui  cambiamenti climatici della University of British Columbia, e gli indicatori sono sempre più chiari: il mondo sta cambiando e la causa principale sono le emissioni di gas serra legate alla attività umane. 

Qualcuno continua a dire “ma chi lo dice?”, “credete a tutto quello che vi dice la televisione”: No, il 97% degli scienziati è d’accordo nell’affermare che le attività umane stanno causando il riscaldamento globale. Alla pagina di wikipedia dedicata alle ricerche fatte sui punti di vista degli scienziati in relazione al cambiamento climatico trovate un elenco delle ricerche fatte dal 1990 ad oggi, tutte le referenze bibliografiche (la maggior parte sono accessibili on-line) e i risultati anno per anno.

Oggi è in discussione non il SE, ma il QUANDO e QUANTO, si manifesteranno gli effetti del riscaldamento globale. Rispetto al quando mi sembra chiaro: oggi!
Quanto tempo vogliamo aspettare per cambiere i nostri stili di vita?
Due immagini:

Inondazioni in Filippine effetti del mutamento climatico Toscana: Espansione delle aree aride negli ultimi 50 anni
http://ourworld.unu.edu/en/climate-talks-open-with-tears http://www.lamma.rete.toscana.it/clima-e-energia/climachecambia






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Risorse e link Antropologia

Wikipedia

Riviste / articoli

http://www.fareantropologia.it/     contiene interventi,  saggi e la versione digitalizzata di Ossimori, una rivista di antropologia culturale.

http://www.rivistanuac.eu/

Altri siti

www.creasiena.it     Progetti e sezione pubblicazioni (sta in documenti)

www.fabiomalfatti.it      (sezione articoli) www.antropologica.it

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UNIDEL: corso antropologia culturale

3° CORSO : Antropologia culturale e discipline etnoantropologiche

Relatore Prof. Fabio Malfatti

Lunedì  4 Novembre 2013  Breve storia delle discipline etnoantropologiche.
Lunedì 11 novembre 2013  Etnoantropologia: a cosa serve?
Lunedì 18 novembre 2013 Storia orale e saperi tradizionali: una risorsa per il presente ed il futuro

I corsi si terranno presso la sala di rappresentanza della Provincia di Lucca dalle ore 16,00 alle ore 18,00
I film si terranno presso il cinema Centrale Alle ore 15,30
 
Per informazioni Segreteria 3453381410

SAlve a tutt@,in questa sezione del sito cercherò di mantenere i contatti e inserire i materiali che potrebbero esser interessanti. Potete scrivere un commento o contattarmi utilizzando questo modulo

Il programma del corso è disponibile a questo link

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Docear: organizzare i creare bibliografie e supporto per la scrittura

DocearInizio la sperimentaizone con Docear.http://www.docear.org

HO scaricato il software e gardato il video (che consiglio)

Cosa promette Doear?

Di gestire tutte le nostre idee, la notra biblioteca digitale, le nostre note, le bibliografie rappresentandole con una mindMap.

DAlla pagina di introduzione: “Docear è una soluzione unica per la gestione delle bibliografie, per esempio aiuta nell’orgnaizzare, creare e reperire letteratura.”

Se avete suggerimenti o siete utenti Docear lasciate un commento

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Internet, ICTs and CO2 emissions

how-much-co2-does-the-internet-produce midRiporto una riflessione sulle emissioni legate alle ICT e Internet che ho aperto su di un forum del corso Climate Literacy: Navigating Climate Change Conversations. Purtroppo il foum non è accessibile pubblicamente, ma credo che sia interessante, per cui lo riporto qui. Lo tradurrò in Italiano il prima possibile 🙂

 

This is a thread I started in the course Climate Literacy: Navigating Climate Change Conversations  Unfortunately isn’t public, but I think is interesting for everybody.

I will translate in Italian ASAP 🙂

Fabio

 

Fabio Malfatti· 4 months ago  (26/10/2013)

I wish to share and start an exchange of ideas on the ICT impact on GHG.

 

Several times I found myself having to deal with unnecessary large attachments sended by e-mail. On the other hand, I ‘discovered’ myself to repeatedly download certain files just out of laziness.

 

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